La Settima Solitudine
azione performativa dell´Ensemble Aoidos
domenica 7 Aprile 2019 ore 20:30
Camere D´Aria
via Guelfa 40/4 - Bologna
Video di Luglio 2018
La Settima Solitudine è un´azione performativa dove corpo e voce agiscono in simbiosi creando una logica emozionale che porta all´attivazione di strati di coscienza nascosti, "addormentati". È un lavoro che l´Ensemble Aoidos sta sviluppando da qualche mese e di cui vuole partecipare al pubblico i risultati.
La Settima Solitudine
, tema preso in prestito da Nietzsche, è un viaggio tra eros e thanatos, i due poli della nostra forza creatrice.
La performance include brani tratti dalle opere di Friedrich Nietzsche, Thomas Mann, e testi del performer Peter Rose, che ha dedicato la sua ricerca all´esplorazione della coscienza bipolare. Inoltre alcuni articoli e testi su eventi che marcano la nostra società e la nostra storia.
La Settima Solitudine è un´azione performativa dove corpo e voce agiscono in simbiosi creando una logica emozionale che porta all´attivazione di strati di coscienza nascosti, "addormentati". È un lavoro che l´Ensemble Aoidos sta sviluppando da qualche mese e di cui vuole partecipare al pubblico i risultati.
La Settima Solitudine
, tema preso in prestito da Nietzsche, è un viaggio tra eros e thanatos, i due poli della nostra forza creatrice.
I performer non recitano ruoli, ma esplorano il
loro fondo oscuro, senza maschere. Se riusciranno a penetrare le proprie
resistenze, saranno uomini e donne, ricercatori cesarei della verità,
violentatori delle apparenze, stelle polari.
L´azione avviene in uno spazio condiviso da
performers e pubblico/testimone, rinunciando alla classica separazione frontale,
affinché si condividano l´energia
generata dal movimento e le risonanze e vibrazioni di voci e strumenti. Luci,
colori, forme e immagini si accavallano secondo il principio della sincronicity
e avvolgono i presenti. Un teatro per
essere insieme.
La performance include brani tratti dalle opere di Friedrich Nietzsche, Thomas Mann, e testi del performer Peter Rose, che ha dedicato la sua ricerca all´esplorazione della coscienza bipolare. Inoltre alcuni articoli e testi su eventi che marcano la nostra società e la nostra storia.
Con: Lisa Capitani, Aura Chiaravalle, Luca di Giovanni, Greta Di Poce,
Matteo Favazza, Stefania Megale, Dalila Montanari, Jessica Pieroni.
Ideazione e regia: Anna
Lettera a Dioniso - Jessica
Gli stati fisiologici che sono sviluppati dall´artista:
l´ebbrezza, l´accresciuto senso di potenza, l´intima
necessità di trasformare le cose in un riflesso della propria pienezza e
perfezione;
l´estrema acutezza di certi sensi;
l´estrema mobilità che si trasforma in un´estrema
comunicativa: un bisogno di liberarsi di sé attraverso segni e gesti;
coordinamento involontario di questo movimento verso i fatti
interni, immagini, pensieri, desideri: un´immagine che affiora internamente
agisce già come movimento delle membra.
Ciò che distingue l´artista dal profano (fruitore
dell´arte): quest´ultimo ha
nell´accogliere il suo vertice di eccitabilità, il primo nel dare.
(Nietzsche)